Scelgo

27 gennaio 2012

Scelgo l’ansia del non fare
scelgo sempre da che parte stare

Reti imprigionano spazi
mentre il mondo gira sempre
e noi giriamo con lui
Tra la moltitudine cerco sostanza
ma scelgo l’essenza
l’essenza del vuoto che c’è

Scelgo…Scelgo…Sempre io

Vado dove sento
sempre il vento in faccia
e scelgo dove andare
con un brivido
sento e vedo a volte
con il sangue agli occhi
o con la morte dentro al cuore
…scelgo se

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Messaggio in bottiglia – 1

13 gennaio 2012

Ciao Fratello. Si ce l’ho con te, non fare finta di niente. Riusciremo a riconoscerci a miglia di distanza. Chi siamo? Non lo so, ma so come ci chiamano. Timidi, introversi, insicuri, sfigati, asociali, tristi, sociofobici, frustrati, ansiosi, persone con poca autostima. Qualche donna ci deride, qualcun’altra ci compatisce, la maggior parte ci ignora.

In media, non siamo esteticamente peggio di tanti altri, ma neanche eccessivamente attraenti da spingere qualcuna a fare il primo passo. Abbiamo un buon sistema di valori, una discreta sensibilità, un’ottima cultura, talvolta anche successo professionale e godiamo della stima e della piena fiducia di chi ci conosce. La sera ci piace stare a casa, a leggere qualcosa, a chiuderci in noi stessi, magari pure ad autocommiserarci.

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Ti ho sognata, stanotte.

10 gennaio 2012

Ti ho sognata stanotte. Era da tempo che non succedeva, non riesco nemmeno a dire da quanto. Parlavamo. Mi parlavi, mi raccontavi le tue esperienze, la tua vita, quello che ti era accaduto in questi infiniti cinque anni di lontananza. Io ascoltavo le tue parole senza dire niente, ed ogni suono emesso era una pugnalata allo stomaco, perchè ero consapevole di non essere stato parte del tuo mondo negli istanti in cui quei rarefatti pezzi di esistenza hanno incontrato ed attraversato la tua vita.

Eppure non riuscivo ad essere triste. Il contatto con i tuoi occhi, la tua voce, i tuoi capelli neri rendevano quella situazione per certi versi familiare, come se in fondo non avessi mai creduto che le nostre esistenze si fossero separatamente definitivamente. Non sei cambiata per niente nel mio inconscio, sai? Conservi ancora quell’ingenuità da bambinona cresciuta e quegli occhioni neri che sprizzano un’intelligenza così viva e rara. Chissà se sei davvero ancora così…

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Capo di me stesso

4 gennaio 2012

Ho già mandato a farsi fottere il mio piano astrale
il cielo non mi serve tanto qui fa un caldo tropicale
i demoni che tornano e mi vengono a cercare
io li scaccio con un gesto come fossero zanzare
trsite da accettarsi, nulla è cambiato anzi
parecchio è peggiorato e mo so cazzi
se mi guardo attorno altro che tra Montecchi e Capuleti
tutti contro tutti e non ci sono innamorati
mè principi, nè principesse solo gente messa in mezzo dalle solite stesse promesse
e sai che se si fa la fame è cane mangia cane
è un mondo di papponi perciò va tutto a puttane
e tocca spaccare e mordere più forte perchè poco c’è di certo oltre la morte
è tutta na tirata a sorte
ma non ci sto
e adesso me ne fotto del destino e resto il capo di me stesso
adesso sul flusso di parole stringo la mia vita
ed i suoi sbagli senza ne guinzagli e museruole
la notte che mi chiama
mi vuole sono pronto
e pago tutto quanto ciò che passa sotto le mie suole
in culo al mondo
a chi ti vuole fermo sullo sfondo
a chi ti ruba il tempo
con la scusa che un bel giorno
il conto tornerà come per incanto
e intanto t’ha già preso tutto quanto
e intanto…
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Mi sono innamorato di te

2 gennaio 2012

Mi sono innamorato di te
perché
non avevo niente da fare
il giorno
volevo qualcuno da incontrare
la notte
volevo qualcosa da sognare
Mi sono innamorato di te
perché
non potevo più stare solo
il giorno
volevo parlare dei miei sogni
la notte
parlare d’amore
Ed ora
che avrei mille cose da fare
io sento i miei sogni svanire
ma non so più pensare
a nient’altro che a te
Mi sono innamorato di te
e adesso
non so neppur io cosa fare
il giorno
mi pento d’averti incontrata
la notte
ti vengo a cercare.

Buonanotte e buon anno nuovo

31 dicembre 2011

Vi auguro la buona notte e un caro augurio di buon anno nuovo. Per concludere alla grande il 2011 vi lascio questo monologo di Diego Cugia (aka Jack Folla)… senza esagerare, credo sia una delle cose più belle che abbia mai sentito sull’amore e anche delle più calzanti per descrivere le mie insicurezze e le mie paure nei confronti dei rapporti con l’altro sesso.

E poi questa voce…

“Ragazza che non ho, ti ho gia scritto una volta, ero più giovane dentro e fuori, sognavo che dal buio fiammante della radio potessi uscire tu, con il mio sos di carta fra le dita e uno di quei sorrisi che sembrano dire: “perché ti meravigli tanto, Jack? Non hai mai visto uscire una ragazza da una radio?”

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Cosa c’è che non va?

30 dicembre 2011

Davvero un bel pezzo… ottimo contenuto, sia in termini “sociali” che “intimistici”, bella base e bel ritmo. Non sono appassionato di rap, ma questo pezzo viaggia alla grande.

Se sei il creatore dela tua prigione butta già il muro,
è la reazione per la rivoluzione ne sono strasicuro.
Così hai paura di uscire fuori al sole,
hai paura di dir la tua opinione,
hai paura di urtare le persone,
hai paura di avere paura di essere inferiore…